Ringrazio gli organizzatori, Dremel e CoolerMaster per i premi (Dremel versatip, Dremel set 200pz, CM V8)!
Questo non e' il project log originale, si fa presto ad intuirlo visto che mancheranno i commenti dopo ogni post, comunque vedo di rendere chiaro ogni passaggio del procedimento.
Per chi non conosce HR Giger, ovvero il principale ispiratore dell'estetica del case, consiglio un giro sul suo sito: http://www.hrgiger.com non stiamo parlando di un signor nessuno...
Alcune premesse, questo mod è:
- macabro? Forse si, ma a me non fa nessun effetto... lo metterei sul comodino
- pieno di malcelati riferimenti di origine sessuale? Possibile, ma anche questo per me non è un problema (e spero nemmeno per gli altri, fa parte del tema del mod)
- per molti ma non per tutti? Decisamente, a giudicare dai commenti
Dunque, il progetto originario prevedeva la modifica di un case AT in ATX, un mid molto MOLTO compatto. Quando ho capito di non avere gli attrezzi e l'esperienza necessari per fare il lavoro con la precisione voluta ho lasciato perdere e ho trovato un nuovo candidato nell'ex case di un'amica che me l'aveva regalato perché lo buttassi o ne facessi ciò che volevo, come appunto ho fatto. Maggiori info circa il case originale e il lavoro fatto su di esso nel post successivo a questo.
Ecco il case, non è stato necessario smontarlo interamente ma ho tagliato la griglia della ventola posteriore 8x8 che era stampata nella lamiera e ho rimosso il castello dei dischi da 3,5. Questo case in particolare aveva di bello i 4 slot da 5,25, secondo me il numero ideale per fare un buon lavoro. Anche questo è un mid molto compatto in definitiva.
In seguito ho riempito con stucco e levigato le nervature presenti nella base, utili per dare rigidità alla lamiera ma pessime esteticamente... inaccettabili.
Il top
Queste foto dettagliano il lavoro sul pannello superiore del case, dal disegno, al taglio/bassorilievo fino al lavoro finito, montato e verniciato.
Ho preso un pezzo di pannello isolante in polipropilene espanso (polistirolo), quello del tipo compatto, che non si sfalda in pallini, dopo averlo tagliato grossolanamente a misura del top del case ho iniziato a disegnarci sopra il motivo che volevo ottenere, parzialmente ispirato dalla forma delle vertebre e parzialmente astratto.
Una volta finito ho provveduto a tagliare con un cutter il materiale eccedente, questa operazione ha richiesto di tagliare via le varie "tessere" del mosaico che si andava a creare, numerandole per sicurezza in modo da rimetterle assieme piu' agevolmente. Credo che nelle foto si veda molto bene il procedimento che ho usato.
A questo punto il più era fatto, ho dovuto solo incollare i pezzi con cura e poi spalmarli con un'apposita resina. L'odore di questo prodotto è... beh, è l'odore della morte. Per fortuna buona parte del lavoro l'ho potuta fare sotto cappa chimica aspirata, sfruttando le potenti risorse a mia disposizione.
A cosa serve la resina? A far si che il polistirolo diventi rigido e resistente agli urti, ovviamente non INCREDIBILMENTE resistente (non si può prendere a pugni) ma la differenza è netta, si forma una vera e propria pellicola di plastica spessa 1-2mm e il polistirolo al suo interno resta leggero come una piuma, un metodo di lavoro che mi ha veramente soddisfatto.
Ed ecco qui come si presentava il top del case durante una prova di assemblaggio.
Ed ecco cosa è diventato dopo una lunga opera di levigatura, stuccatura e verniciatura.
Il frontale
Su un pezzo di MDF (sarebbe stato meglio il più leggero compensato, ma questo l'ho capito solo col senno di poi, all'epoca pensavo che il compensato si sarebbe sbriciolato invece di lasciarsi fresare bene) ho disegnato e poi intagliato un elemento portante di diversi disegni di HR Giger, presente anche sulla copertina del volume "Biomechanics".
Il lavoro di intaglio è stato fatto con le frese del dremel, tutto a mano libera.
Per creare il frontale ho usato parte del frontale del case AT originale e la struttura generale di quello ATX, dell'AT mi piaceva tantissimo la griglia che infatti ho integrato, il procedimento è evidente nelle due foto che seguono.
Una prova di assemblaggio è fondamentale per rendersi conto di come stanno effettivamente le cose...
Facciamo un passo indietro, ovvero dietro il frontale, per vedere cosa c'è ma non si vedrà una volta che tutto è montato. Nell'immagine che segue ci sono i filtri da 12cm che ho tagliato a misura e incollato. Terranno pulito l'interno del case per me...
Ecco come è diventato il castello da 3 dischi Lian-Li (completamente in alluminio, leggero e funzionale) dopo che ho eliminato il suo frontale (che sarebbe terminato a livello con il frontale del case Lian-Li coordinato) e fissato un quanto mai opportuno filtro davanti alla sua ventola.
Questi filtri FANNO la differenza fra un case lindo 365 giorni l'anno e uno lercio 360 giorni l'anno, almeno con la polvere di Bologna.
Ed ecco il risultato finale, montato, stuccato, levigato e verniciato a puntino, con l'aggiunta di uno sportellino per nascondere il cdrom, creato con la stessa tecnica del top e incernierato.
Lato sinistro (lato "finestra")
Bene questo è il lato che normalmente viene finestrato nei mod per vedere le elettroniche all'interno. Non ho fatto eccezione alla regola però non sono un amante delle finestrone giganti, preferisco una cosa più... intima
Ho iniziato a lavorare su un pannello di compensato tagliato a misura della parete in lamiera del case. Anzitutto vi ho disegnato sopra, poi ho iniziato ad intagliarlo seguendo le linee che avevo tracciato. Tutto l'intaglio è fatto a mano con il dremel, usando una fresa piccola per i dettagli e una un po' più grande per tutto il resto.
In breve tempo (davvero poco, mi sono trovato molto bene a lavorare così) il pannello era praticamente finito.
Ecco come risulta una volta attaccato al pannello originale opportunamente tagliato durante la consueta prova di assemblaggio.
Ecco dopo la rifinitura, prima di chiudere le finestre.
Lato destro (backplane mobo)
L'idea di questo pannello nasce insieme al case AT, quando la speranza era molta. È una delle parti del mod "originale" che sono riuscito ad integrare (perfettamente!) nel nuovo, cosa di cui sono stato molto contento.
Queste le fasi della lavorazione originale.
Intagli tolti dal pannello originale e inseriti nello scasso preparato con tanto amore e tanto dremel, ci tengo a far notare che una volta inserita nella sede la lamiera era a filo con il nuovo pannello, questo ha poi facilitato enormemente le lavorazioni successive.
L'immancabile test, dopo aver incollato per bene pannello forato, sua nuova cornice e cornice del pannello originale del case ATX.
Il risultato, dopo lunghe ore passate a stuccare e levigare ripetutamente, verniciare e aggiungere il pannello di policarbonato da 5mm.
Retro
C'è davvero poco da dire sul retro, non resta che vederlo nelle foto finali.
Interno
All'interno ho inserito alcune soluzioni estetico/pratiche, come ad esempio la struttura che ospita le ventole da 12cm. Sono partito da un foglio di plexiglass uv reactive, l'ho tagliato a misura e l'ho piegato usando una pistola a calore, temevo di poterlo rovinare ma in realtà nonostante la povertà dei mezzi (un paio di mani in più sarebbero servite, molto) sono riuscito a fare un buon lavoro senza rovinarne la superficie.
Le ventole sono belle ma gli adesivi erano penosi. Non capisco come si possa produrre una ventola palesemente orientata al modding, da mostrare in prima vista e poi si mette un'etichetta orrenda. Non credo che solo perché poi la ventola gira l'etichetta possa essere una porcheria... Via tutto, sostituiti da adesivi tagliati in tecnografia con un plotter (il materiale è lo stesso usato per gli adesivi per auto, resistente a tutto).
A quel punto ho preso coraggio e ho tagliato i fori per le ventole con il dremel poi ho montato il tutto.
Questo l'interno con l'hardware montato, si vedono anche le ventoline posteriori, delle 8cm della stessa serie delle 12cm, un po' pesanti purtroppo ma decisamente in tono col tema. Si vede anche la ventola SilenX da 12cm montata sul Ninja, entrambi eccellenti acquisti...
L'interno del case nel frattempo era opportunamente diventato nero opaco. Si vede in basso a destra la pellicola protettiva del policarbonato che aspetta di andarsene per la sua strada, quella è la zona dove ho nascosto i cavi tramite un pannello realizzato con la stessa tecnica del top, il dettaglio è ben visibile in questa foto.
Conclusione
A questo punto gli attori erano tutti in scena, mancavano i tocchi finali: due neon uv, diversi led saldati in stringhe (a mano dal sottoscritto), qualche ritaglio di policarbonato.
Non mi disturba che alcuni cavi siano visibili, un pc è un pc e i cavi ne fanno parte, questa è la mia filosofia: ottimizzare l'esistente, nascondere ciò che non mi piace senza arrivare al parossismo e mostrare i punti di forza del pc...
È tutto